Ultima cena - opera di leonardo da vinci. milano

Dal 07 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025

La realizzazione dell'Ultima Cena si inserisce nell'ambito dell'ampio rinnovamento artistico e culturale, patrocinato da Ludovico il Moro, che dal 1490 si sviluppa a Milano coinvolgendo in pieno il Convento di Santa Maria delle Grazie. Nel 1495, mentre Donato Montorfano sta ultimando la Crocifissione nel Refettorio, Leonardo riceve l'incarico dal Duca di decorare la parete di fronte con l'Ultima Cena; commissione documentata dagli stemmi che compaiono all'interno di ghirlande vegetali nelle quattro lunette al di sopra della "Cena" e che ricordano appunto i nomi di Ludovico, Beatrice e dei loro figli.

L'elaborazione del Cenacolo è abbastanza lenta, nonostante le sollecitazioni del Moro e del priore: Leonardo impiega, infatti, circa quattro anni (1494-1498) utilizzando una tecnica a secco, cioè a tempera, come se si trattasse di una grande tavola (4,60x8,80m). Per prima cosa decide di non affidarsi alla consolidata tecnica dell'affresco, che pur offrendo garanzie per la conservazione, impone il rispetto del tempo nella stesura; ha invece bisogno della massima libertà nella fase esecutiva per correggere, modificare e ottenere particolari effetti cromatici. Inoltre la tecnica dell'affresco non si concilia con il suo bizzarro temperamento che lo porta ad alternare periodi di intensa attività ad altri di completo riposo, come testimonia il racconto di Matteo Bandello che è ospite dei padri al convento e lo vede spesso al lavoro.

Benché il tema del Cenacolo fosse raffigurazione tradizionale dei refettori conventuali ed in particolare quelli fiorentini (da ricordare i capolavori di Taddeo Gaddi, di Beato Angelico, di Andrea del Castagno e del Ghirlandaio) l'Ultima Cena è presentata da Leonardo in forma completamente innovativa: non solo è modificata radicalmente l'impostazione della scena, ma la novità più assoluta è data dall'impressionante realismo con cui è narrato l'episodio evangelico.

Nei Cenacoli precedenti Cristo e gli Apostoli appaiono figure statiche, allineate dietro la lunga mensa con Giuda al di qua del tavolo e Giovanni che poggia il capo reclinato sul petto di Cristo. Leonardo colloca invece tutti gli apostoli su un unico piano e anziché collocarli in fondo allo spazio, sceglie di metterli in primo piano, a gruppi di tre dietro i quali si apre un vasto e profondo ambiente: l'intera rappresentazione è impostata su rigorose regole di simmetria e di prospettiva con l'illusione che lo spazio reale del refettorio prosegua fin dentro lo spazio della scena. Al raggiungimento dello straordinario effetto scenografico concorrono altri elementi compositivi: la scala dimensionale delle figure (più grandi del reale) e la forte intensità drammatica che scaturisce dalle varie espressioni degli Apostoli. 

Leonardo presenta nel dipinto il momento più tragico del racconto evangelico, il momento in cui Gesù ha appena pronunciato le parole "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà", parole che determinano la varietà dei gesti e dei movimenti dettati dalla diversa reazione emotiva degli Apostoli: dall'impeto di Pietro, alla rassegnazione di Giovanni, dall'angoscia di Taddeo, allo stupore di Simone. Anche Giuda partecipa a questa animata conversazione mentre Cristo appare racchiuso nel suo isolato dolore.

L'ultimo restauro

Iniziato nel 1978 e terminato nel 1999, il recente restauro ha inteso recuperare la pittura originale di Leonardo completamente alterata dai precedenti interventi: si trattava quindi di affrontare le numerose problematiche relative al dipinto, da quelle puramente estetiche a quelle strettamente connesse all'ambiente per preservarlo da un degrado futuro, proteggendolo dalle polveri, dai vapori e dall'umidità che risultavano essere le cause principali del continuo degrado.

Per raggiungere tale scopo è stato installato un sofisticato sistema di filtraggio dell'aria che impedisce l'entrata e di conseguenza l'accumulo di tutte le sostanze inquinanti nel Refettorio. Il restauro ha coinvolto i due organismi istituzionali milanesi responsabili della conservazione del Cenacolo: la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio di Milano, che si è occupata del museo e dell'ambiente e quellaper il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico cui è stato affidato il restauro della pellicola pittorica. Entrambe le Soprintendenze hanno operato in stretta collaborazione con l'Istituto Centrale del Restauro e con istituzioni straniere, cercando di utilizzare le conoscenze e gli strumenti messi a disposizione della cultura scientifica più avanzata nel settore.

Il delicatissimo intervento pittorico, sostenuto economicamente dalla società Olivetti, ed eseguito da Pinin Brambilla Barcilon è stato preceduto da ricerche filologiche e storiche oltre che da approfonditi studi e analisi che permettessero di mettere a punto il giusto sistema 

 

Informazioni

Il Cenacolo Vinciano di Santa Maria delle Grazie si trova in Piazza Santa Maria delle Grazie nr. 2, in Corso Magenta

Come raggiungere il Cenacolo

Con la Metropolitana fermate Conciliazione (linea rossa)o Cadorna (linea verde).

Con il Tram linea 16 fermata Corso Magenta-Santa Maria delle Grazie.

Orario di apertura

Dal martedi alla domenica dalle 8.15 alle 19.00, con orario continuato (ultimo ingresso ore 18.45).

Chiuso tutti i lunedi e nei giorni 1 gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre.

I turni di visita durano 15 min. per un numero massimo consentito di 25 persone per volta.

Biglietti

Biglietto intero: € 6,50 (+ € 1,50 per il diritto di prenotazione).

Biglietto ridotto: sono previste riduzioni al 50% per i cittadini europei tra i 18 e i 25 anni e per i docenti di ruolo.

Biglietto gratuito: per i cittadini dell'Unione Europea minori di 18 e maggiori di 65 anni.

L'ingresso al Cenacolo Vinciano e, per i gruppi e le scolaresche, alla Pinacoteca di Brera è consentito solo nel giorno e nella fascia oraria prenotati.

Qualora ciò non fosse possibile per cause di forza maggiore verrà comunque consentito l'ingresso nei giorni successivi secondo la disponibilità, anche oltre la validità del biglietto.

Per tutti i tipi di biglietto è obbligatoria la prenotazione.

Il biglietto è acquistabile secondo la disponibilità: telefonando al numero 02.89421146.

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